Le Suore

Le nostre “Poverelle” a Scardovari/Bonelli

Sr.Giancandida superiora, Sr. Virgiliana, Sr. Clara e Sr.Fiorella: eccoci!


Siamo persone volute e amate da Dio, cresciute in famiglie cristine, quindi educate alla Fede!
Abbiamo risposto alla chiamata di consacrazione religiosa nella famiglia delle “SUORE DELLE POVERELLE” con lo specifico carisma di dedicarci ai poveri, non solo di bisogni materiali ma anche ai bisogni morali e spirituali. Il Fondatore è San Luigi Maria Palazzolo, e la Congregazione nasce nel 1869, Madre Teresa è stata la prima madre generale.
Il cammino della nostra famiglia religiosa ha raggiunto anche le terre di missione, in terre lontane: Africa, Costa D’Avorio, America Latina, Malawi-Kenya.
Due espressioni del Fondatore, indicando il crocifisso come guida;
“GUARDA QUESTO LIBRO E IMPARERAI Più CHE SU TUTTI GLI ALTRI LIBRI” e ancora
“IO CERCO E RACCOLGO QUELLO CHE ALTRI NON FANNO E CERCO DI FARLO IO COSI’ COME POSSO”.
Dentro una cultura che spinge fortemente all’imborghesimento e alla mediocrità noi suore, ogni giorno apriamo la giornata con la preghiera e l’offerta della nostra vita con un cuore che si lasci coinvolgere, compenetrare dallo Spirito Santo, e nel nostro stile portare sulla strade, nelle nostre case e nelle comunità nel quale operiamo quell’AMORE MISERICORDIOSO da consegnare ad ogni fratello e sorella che avviciniamo e incontriamo.


GESU’ MITE E UMILE DI CUORE RENDI IL NOSTRO CUORE SIMILE AL TUO

____________________________________________________________________________

LE SEI SUORE CHE SFIDARONO EBOLA…

Le sei Poverelle…

Tra gli eroi che hanno dato la vita per gli altri, in questo caso per curare i malati di Ebola, ci sono anche sei donne, sei donne eccezionali, coraggiose e generose, missionarie delle Poverelle di Bergamo. Fecero tutto per amore dei più poveri, nei quali vedevano Cristo. Fino a dare la vita. Per loro il 25 gennaio 2014 si è chiuso il processo diocesano di beatificazione. Riproponiamo un articolo di Giulio Albanese, pubblicato su Avvenire il 26 marzo 2005 Le sei suore che sfidarono ebola «Avvolte tra i poveri», proprio come raccomandava il Beato Luigi Maria Palazzolo, loro fondatore. Abituate a combattere a servizio del Regno, sei coraggiose missionarie delle Poverelle di Bergamo non abbandonarono la trincea della carità, sotto l’incubo della terribile epidemia di Ebola che nel 1995 sconvolse la loro missione congolese. Suor Floralba Rondi, Suor Clarangela Ghilardi, Suor Danielangela Sorti, Suor Dinarosa Belle, Suor Annelvira Ossoli e Suor Vitarosa Zorza furono falciate dalla febbre emorragica. Tutto cominciò quando, il 15 marzo di quello stesso anno, un uomo tornò a casa febbricitante dopo una giornata di lavoro nei pressi di un villaggio a poca distanza dalla cittadina di Kikwit, nell’ex Zaire. Dieci giorni dopo morì, dissanguato da un male misterioso. La stessa sorte toccò a suo figlio, a suo fratello e ad altri membri della famiglia. Nel giro di poche settimane, l’ospedale di Kikwit si riempi di moribondi. Suor Floralba fu la prima missionaria ad essere contagiata e la prima a soccombere. Le consorelle raccontarono che si ammalò mentre assisteva un paziente in gravi condizioni. La morte sopraggiunse il 25 aprile. Suor Vitarosa fu invece l’ultima a cadere tra le religiose. Il diario della comunità ricorda che si prese cura delle consorelle contagiate dal terribile virus e le raggiunse in cielo il 28 maggio, festa dell’Ascensione. I medici capirono che la diffusione del virus era favorita dall’usanza di toccare i morti durante i funerali. Perciò venne dato l’ordine di avvolgere i cadaveri nella plastica. L’epidemia causò in tre mesi la fine di 244 persone. Tra le vittime, le sei eroiche missionarie che si erano prodigate nell’assistenza pur consapevoli della pericolosità del morbo.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: